20 Mar Moto 2 Test IRTA Jerez de la Frontera
Moto 2
Test IRTA
Jerez de la Frontera, 17, 18, 19 marzo 2015
Pioggia era prevista, e pioggia è stata: il maltempo ha nuovamente infierito sui test, come del resto ha fatto in gran parte dell’inverno, condizionando, a volte pesantemente, i programmi di lavoro di tutti i team e sollevando interrogativi che dovranno essere riaffrontati la prossima settimana, in Qatar, nel week-end che aprirà la stagione 2015.
Mika Kallio: “Durante l’inverno, ovunque si sia andati, il tempo è stato tremendo. Praticamente, siamo sempre usciti in pista con gomme da pioggia. Problema che ha afflitto tutti, ma noi in particolare: nuova moto, nuovo team, nuove persone, avremmo avuto bisogno di lavorare molto di più con le slick. Abbiamo dovuto modificare il set-up parecchio, rispetto allo scorso anno: la nuova moto ha necessità differenti. Trovare un buon ritmo sembrava difficile, e questo mi preoccupava un po’, mentre ero in viaggio per venire qui, a Jerez. Dopo tre giorni di lavoro, nonostante il maltempo sono più soddisfatto. Abbiamo trovato la direzione giusta (fondamentalmente, il bilanciamento pesi adesso è diverso) e mi sento maggiormente a mio agio. Cosa promettente, in vista del Qatar. Le condizioni del tracciato, cambiando praticamente di minuto in minuto, hanno però reso impossibile una autentica valutazione dei valori in campo: lo dirà la prima sessione di prove, a Losail”.
Antonio Jimenez (capotecnico Kallio): “Test invernali molto difficili: pacchetto totalmente nuovo, con la necessità di conoscerci come persone e, tutti assieme, conoscere la moto. Il maltempo non ha aiutato; però sono ottimista. Mika doveva ritrovare, con la moto nuova, le sensazioni dell’anno scorso; abbiamo quindi riprovato in precedenza il pacchetto telaio – forcellone 2014 e, per recuperare il tempo necessariamente speso, abbiamo aggiunto un test ad Aragon, dove però le condizioni meteo sono state di nuovo avverse. Qui a Jerez ancora pioggia; abbiamo allora modulato sullo stato delle cose un programma di lavoro che credo valido e che ci ha dato fiducia. Non siamo al cento per cento ma abbiamo trovato l’indirizzo da
seguire e messa a punto una comunicazione buona tra di noi”.
Franco Morbidelli: “Tanta di pioggia e pochi chilometri effettivi. Però, se il lavoro è stato poco, è stato invece fatto bene:
siamo riusciti comunque ad affinare un po’ il set-up, ed abbiamo capito almeno in parte la Kalex 2015. Non sappiamo a che punto siamo veramente, viste le condizioni: lo scopriremo in Qatar. Ci saranno sorprese, a Losail, considerando che nessuno,
probabilmente, ha completato i programmi? Non credo. Chi ha lavorato bene sarà comunque veloce”.
Aligi Deganello (capotecnico Morbidelli): “Durante l’inverno, abbiamo sempre girato con materiale 2015. Lo abbiamo verificato nei primi test a Valencia; ci siamo poi trasferiti a Jerez che, essendo pista più complessa, ha sottolineato alcuni aspetti che facevano sì che il pilota non si trovasse a proprio agio. A fine della sessione, avevamo individuato la strada ma non l’uscita. Ad Aragon pessimo meteo: freddo e vento; addirittura condizioni pericolose. Abbiamo comunque capito alcune cose e speravamo di approfondire la ricerca tornando a Jerez. Invece, di nuovo maltempo e pochi giri. Siamo stati costretti a modificare i piani di lavoro, ma siamo riusciti comunque a confermare i concetti. Sul bagnato, i tempi sono stati buoni ed in sicurezza. In Qatar partiremo da una base buona, ma, sull’asciutto, sarà da verificare”.
Luigi Pansera (Team Manager): “Ritengo sia necessario effettuare una attenta valutazione sulla efficacia dei test. Così come sono, trovavano una larga indicazione in tempi passati: in Spagna i costi erano ridotti ed il tempo era clemente nella quasi totalità dei giorni. Oggi i costi sono simili a quelli del resto della Europa, e non c’è la certezza di un tempo buono. Probabilmente sarebbe più produttivo concentrare i giorni, ragionando sulla loro organizzazione e trasferendoci in luoghi dove il meteo permetta di lavorare sfruttando tutto il tempo a disposizione”.